Under 10 e Post-lockdown

Under 10 e Post-lockdown

I bambini della generazione Alpha, quella dei nati dopo il 2010, vivono a causa del Coronavirus un’esperienza non sempre facile.
Si potrebbero presentare alcune reazioni di stress fisiologico che tuttavia, nella maggioranza dei casi tendono a risolversi naturalmente senza un intervento specialistico. I bambini possono manifestare lo stress in molti modi come difficoltà nell’addormentamento, risvegli notturni, giochi ripetitivi, difficoltà nell’alimentazione, mangiare troppo o troppo poco, regressione al periodo precedente dello sviluppo. In generale i piccoli possono essere più irritabili se vivono con frustrazione questo periodo.
Il nostro cervello però, come quello dei bambini, si adatta ai grandi cambiamenti in tempi molto brevi. Non dobbiamo avere paura di quello che potrà succedere perché sono le paure anticipatorie a essere un ostacolo per la nostra vita e per quella dei nostri bambini.
Sebbene alcuni bambini abbiamo trovato conforto nella dimensione casalinga, ora nella fase successiva al lockdown, ci si dovrà destreggiare con la gestione della socialità senza il contatto a cui erano abituati.
1. Per prima cosa, gestiamo il nostro stress, come adulti. Un grande aiuto viene dagli adulti. I bambini regolano le loro emozioni sulle emozioni del genitore, quindi se il genitore si trova in grado di superare lo stress, il bambino si adatterà più facilmente. Quello che bisogna evitare è proiettare su di loro le nostre paure di adulti, creargli ansia e diffidenza rispetto a qualsiasi elemento che si incontra all’esterno.
2. Amicizie, routine, cura psicofisica (cibo, uscite, movimento all’aria aperta, ecc.). Dobbiamo garantirgli la massima qualità psicofisica, organizzare il loro tempo scandendo una routine prevedibile e aiutarli a sostenere la rete di amicizie con nuove modalità.
3. Offriamo sincerità. Spiegare il Coronavirus ai bambini non è stato facile all’inizio dell’epidemia e non lo è neanche ora. Ma il modo in cui questa situazione viene loro spiegata è molto importante. A fare la differenza è il tipo di spiegazione rivolta a loro di quello che sta accadendo: bisogna utilizzare parole chiare e semplici. L’adulto deve ascoltare le domande del bambino, se ci sono, e rispondere con sincerità, accettando e rispettando le sue emozioni. Se non ci sono risposte che possiamo fornirgli, allora bisogna dirlo tranquillamente: i bambini questo lo capiscono! Importante è anche far si che esprimano le loro emozioni e i loro pensieri, quindi non ostacolarli.
4. Offriamo sicurezza. È importante anche dare sicurezza al bambino. Ricordatevi che se non riuscite a calmare e a gestire voi stessi, non potrete dare sicurezza al vostro bambino, per questo è importante per l’adulto migliorare il proprio assetto emotivo. È bene non nascondere i nostri stati interni, se ne può parlare con loro in termini semplici e chiari così che il bambino comprenda che si può “entrare” nell’emotività, ma anche “uscirne”. Accompagniamoli quindi negli eventi stressanti della vita.

 

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