La mente è in blackout a causa dello stress? Ecco alcune strategie

Quando ci sentiamo sotto stress la nostra mente è sovraccarica di informazioni e spesso ci capita che si verifichi un vero e proprio blackout. In questi momenti il nostro cervello non vede solo un elenco di cose da fare, vede la minaccia della scarsità: “Non ho abbastanza tempo! “Non ho abbastanza energia!”. Oppure vede la minaccia di fallire, la minaccia di deludere gli altri, la minaccia di sentirsi come se non si stesse facendo abbastanza per assolvere a tutti i nostri ruoli che ricopriamo nella vita quotidiana.
Solitamente reagiamo a questi preoccupazioni nello stesso modo in cui facciamo con altre minacce: combattere, fuggire o congelare. Reagiamo, cioè, allo stesso modo sia che ci troviamo sulle strisce pedonali e un autobus ci sta venendo in contro e non mostrando intenzione di rallentare, sia che siamo di fronte all’elenco di cose che dobbiamo fare. Quando siamo sotto stress ci sentiamo in apnea, come se non potessimo riprendere fiato e in questi momenti è molto facile incappare in un comportamento che è a metà tra il freezing e l’attacco: la PROCRASTINAZIONE!
La procrastinazione può assumere forme diverse, più o meno produttive, come il binge-watching di serie tv, amici, social-network, acquisti inutili, ecc.
Ecco alcuni consigli da mettere in pratica quando ti senti sopraffatto, paralizzato o ti rendi conto che stai procrastinando:
- Riprendi il contatto con il momento presente praticando piccoli esercizi di mindfulness
Questa tecnica di consapevolezza non richiede spazi o strumenti speciali: ad esempio, ci sono esercizi in cui tutto ciò di cui hai bisogno sono i tuoi cinque sensi. Ecco come percorrerli per riprendere il contatto con il qui e ora:
5 – Guardati intorno e nomina cinque cose che puoi vedere, proprio ora, da dove ti trovi.
4 – Ascolta e nomina quattro cose che puoi sentire.
3 – Nota tre cose che puoi toccare, come le pagine di un libro vicino o la sensazione dei tuoi piedi sul pavimento.
2 – E’ il turno di due odori: respira le pagine di un libro o il profumo di agrumi della candela che hai acceso.
1 – Infine, dai un nome a qualcosa che puoi assaggiare: fai un sorso di acqua fredda, o anche nota soltanto il sapore della tua bocca.
Questo semplice esercizio, oltre a riportarti nel momento presente, per qualche istante permette di interrompere il vortice dei tuoi pensieri.
- Pulisci l’ambiente circostante.
La frase “ordine esterno, calma interiore” è popolare per un motivo. Quando ti senti sopraffatto, riordinare l’area intorno a te ripristina l’ordine in un piccolo angolo del tuo universo e ti consente di andare avanti. Limitati alle cose a portata di mano. Impila i fogli sciolti, metti i tappi sulle penne, rimuovi la polvere o lo sporco intorno a te. L’ordine risultante ti aiuterà a sentire di aver realizzato qualcosa e ti consentirà di concentrarti sull’attività da svolgere, non sul disordine.
- Definisci delle priorità
Attieniti alle cose che devono essere fatte in quel momento lasciando da parte tutto ciò che dovrebbe essere fatto ma può essere rimandato non appena hai finito ciò che stai facendo.
- Interrompi il multitasking
Sappiamo che il multitasking è una strategia che non funziona: i nostri cervelli non sono progettati per svolgere due o tre attività contemporaneamente. Invece, finiamo per andare avanti e indietro tra i nostri vari compiti, affaticandoci molto e riuscendo a concludere poco nella realtà.
Anche il multitasking involontario conta. Cercare di lavorare da casa e tenere d’occhio contemporaneamente i bambini, tenere una conversazione mentre la TV è accesa, pranzare alla scrivania, lasciare la posta aperta mentre si lavora o semplicemente tenere lo smartphone a portata di mano 24 ore su 24, 7 giorni su 7 sono esempi di cose che ti costringono a spostare la tua attenzione (e poi a riportarla indietro) centinaia di volte al giorno.
Quindi, se i tuoi nervi sono sfilacciati, riparali facendo una cosa singolare alla volta. Quando ti senti meno frenetico, puoi tornare a cercare su Google i risultati di The Bachelor mentre fai un sandwich. Ma fino ad allora, attività singola, attività singola, attività singola.
- Fai il prossimo piccolo passo.
Quando ti senti in freezing (congelato) nello svolgimento del tuo lavoro, pensa solo al prossimo piccolo passo. Il passaggio successivo può essere anche molto piccolo: solo tu devi sapere che stai avanzando pensando “Okay, ora fai clic sulla cartella. Aprire il documento. Ora inizia a leggere”. Sono i piccoli passi che a poco a poco ci aiutano a riprendere il possesso del nostro lavoro.
- Rimanda i tuoi impulsi
Quando lavori su qualcosa di tutt’altro che divertente, è facile distrarti da ogni piccola cosa. Hai una canzone bloccata in testa e vuoi cercarla su Spotify oppure ricordi di aver promesso che stasera facevi la pizza e ti ritrovi a scorrere le ricette poche ore prima della scadenza di un lavoro importante.
Ma invece di seguire ogni piccolo impulso, che può trascinarti in un vortice di procrastinazione, tieni un post-it accanto a te e annota i tuoi impulsi mentre li hai: “Qual è il titolo di questa canzone?” “Quanta farina ci devo mettere nell’impasto della pizza?”
Anche se non segui l’impulso di trovare la risposta, per lasciare andare il pensiero può essere sufficiente scriverlo.
- Riorganizza l’elenco delle cose da fare
Mantenere un elenco di cose da fare può essere utile. Ma se sei sopraffatto, guardando a lungo l’elenco delle attività può essere scoraggiante.
Esistono mille modi per portare più ordine nella tua lunga serie di attività. Per prima cosa, raggruppa le attività simili: metti insieme tutte le tue telefonate o tutte le tue attività di scrittura. Raggruppare rende un lungo elenco più coerente, più efficiente e, anche, meno opprimente.
Inoltre, costruisci la tua lista seguendo il programma della giornata pianificando le attività che ti richiedono maggior impegno al mattino quando hai più energie e concentrazione. Pianifica, invece, le attività che non richiedono risorse cognitive nelle prime ore post-pranzo.
- Accetta ciò che non puoi fare o controllare
Puoi programmare e organizzazione tutto ciò che desideri, ma ad un certo punto ti imbatterai in qualcosa che non puoi fare o controllare. Quando ti succede, l’unica cosa da fare è ACCETTARE.
L’accettazione radicale non significa gettare la spugna. Significa consentire incertezza e incontrollabilità, senza lotta o lamentele, e continuare con ciò che si può fare invece di soffermarsi su ciò che non si può. Quando ti metti al volante, accetti radicalmente che un guidatore spericolato possa colpirti, non importa quanto bene guidi. Eppure lo fai ancora perché vuoi passare rapidamente dal punto A al punto B. Quando semplicemente non riesci a rispettare una scadenza senza compromettere la tua salute mentale, puoi accettare radicalmente che dovrai essere in ritardo e che potresti deludere qualcuno, perché ne vale la pena il tuo benessere.