Cambiare il modo di pensare ai tempi del Covid-19

Cambiare il modo di pensare ai tempi del Covid-19

Durante queste prime settimane in cui abbiamo attivato lo Sportello Covid-19 per l’ascolto e sostegno psicologico rivolto a tutte le persone che in questo momento di emergenza sanitaria necessitano dell’aiuto di un professionista, abbiamo notato che vi sono alcuni pensieri ricorrenti che generano emozioni spiacevoli nelle persone. Tranquillo/a, questi pensieri NON sono peculiari delle persone con una sofferenza psicologica: sono un’esperienza comune a noi tutti. A stento siamo coscienti di questi pensieri la maggior parte del tempo, sebbene grazie solo a un piccolo allenamento siamo in grado facilmente di portarli a coscienza. Se non soffriamo di una disfunzione psicologica, quando diventiamo consapevoli dei nostri pensieri possiamo fare automaticamente un controllo di realtà.
Ad esempio, uno studente universitario che sta leggendo un capitolo di un libro per l’esame che dovrà sostenere, mentre si concentra sul contenuto del paragrafo può avere il pensiero “Non capisco niente!”, e sentirsi leggermente ansioso. Può, comunque, spontaneamente (cioè, senza consapevolezza cosciente) rispondere al pensiero in una maniera produttiva: “Non ne capisco una parte; fammi solo rileggere queste righe un’altra volta”.
Questa specie di test automatico della realtà e risposta ai pensieri negativi è una esperienza comune. Le persone angosciate, tuttavia, possono non impegnarsi in questo genere di esame critico.
Questi pensieri sono di solito piuttosto brevi, e spesso la persona è più cosciente dell’emozione che sente come risultato del pensiero che non del pensiero stesso.
I pensieri automatici coesistono con un flusso di pensieri più manifesto, nascono spontaneamente, e non sono basati sulla riflessione o sulla deliberazione. Le persone sono generalmente più consapevoli dell’emozione associata ma, con un piccolo addestramento, possono diventare consapevoli del loro pensare. I pensieri attinenti ai problemi personali sono associati a specifiche emozioni dipendenti dal loro contenuto e significato. Sono spesso brevi e fugaci, in forma stenografica (breve), e possono capitare sotto forma verbale e/o di immagini. Le persone di solito accettano i loro pensieri come veri, senza riflessione o valutazione. Identificare, valutare e rispondere ai pensieri automatici (in una maniera più adattiva) di solito produce un cambiamento positivo nell’affezione.
Nell’immagine riportiamo alcune possibili risposte ai pensieri che comunemente abbiamo in questo periodo di quarantena. Ce ne saranno sicuramente altri più adatti alla singola esperienza! Esercitarsi a identificare pensieri più funzionali vi aiuterà a coltivare emozioni che permettono di sperimentare un modo alternativo di vivere questo momento difficile.

Tuttavia, se noti di non riuscire a elaborare pensieri più funzionali e ritieni di aver bisogno di qualcuno che ti guidi non esitare a contattarci presso lo Sportello Covid-19 dove potrai trovare un professionista in grado di aiutarti.
Per info: 📞 al n.+39.351.63.10.550
📧 info@aippa.it

 

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