Considerazioni sulla luce blu e il vamping per i più giovani

#iorestoacasa e sempre davanti allo smartphone. Cosa succede al nostro sonno? Considerazioni sulla luce blu e il vamping per i più giovani.
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Il sonno è uno dei pilastri di una buona salute. L’utilizzo di luce artificiale e dispositivi elettronici di notte può contribuire ai problemi del sonno. Questi dispositivi emettono una luce blu, che può illudere il cervello che sia giorno.
Molti studi suggeriscono che la luce blu di sera disturba il naturale ciclo sonno-veglia del cervello, che è cruciale per una buona salute.
Ognuno di noi ha un orologio interno detto ritmo circadiano. Si tratta di un ciclo biologico di 24 ore che influenza molte funzioni interne, ma soprattutto che determina quando il corpo è pronto per essere sveglio o dormiente.
Tuttavia, il ritmo circadiano necessita di segnali dall’ambiente esterno – soprattutto la luce del giorno e il buio – per regolarsi.
Per dormire bene, il nostro corpo deve riuscire a produrre la giusta quantità di melatonina. La melatonina è un ormone che, agendo sull’ipotalamo, riesce a regolare il ciclo circadiano di sonno e veglia. Dobbiamo anche considerare il ruolo della melanopsina, un altro ormone che viene prodotto quando alcune cellule della retina del nostro occhio vengono colpite dalla luce. La melanopsina è antagonista della melatonina: dice al nostro cervello di restare sveglio e vigile.
Alcuni studi dimostrano che la maggior produzione di melanopsina avviene quando la luce che colpisce la retina ha una lunghezza d’onda di circa 480 nanometri. Cioè quando la luce è blu.
Per la precisione tra il blu e il verde-celeste, cioè il colore tipico della luce emessa dai moderni display. Da qui deriva il suggerimento di evitare l’esposizione alla luce blu degli schermi prima di andare a letto, per evitare che tale luce stimoli la produzione di melanopsina che, contrastando la melatonina, ci rende più difficile addormentarci.
Durante la giornata invece le cose cambiano. La luce del sole e la luce bianca contengono onde luminose di diverse lunghezze. Ciascuna ha una significativa componente di luce blu. Esporsi alla luce blu – specialmente quella del sole – durante la giornata aiuta a restare svegli, migliorando le prestazioni e l’umore. I dispositivi terapeutici a luce blu possono aiutare a trattare la depressione, ed è stato dimostrato che le lampadine blu riducono l’affaticamento e migliorano l’umore, le performance e il sonno di chi lavora.
Ma cosa è il vamping?
Con questa parola, infatti, si indica il fenomeno dei ragazzi che restano svegli la notte per chattare. Esattamente come i vampiri, nutrendosi però di relazioni umane al posto di sangue. Un accostamento di significati piuttosto bizzarro, certamente molto forzato, che mette al centro un problema reale: l’insonnia digitale. Sono infatti molti i giovani che passano la notte attaccati a smartphone, tablet e computer. Alcuni non spengono mai il telefono, lasciandolo così libero di ricevere notifiche, altri lo tengono sotto il cuscino per poterlo sentire meglio.
Gli effetti: fatica ad addormentarsi e stanchezza
L’utilizzo di dispositivi tecnologici la sera e, a maggior ragione, la notte, peggiorano il sonno sia in termini di quantità che di qualità. Detto in altri termini non solo si dorme meno e peggio. In pratica chi usa maggiormente lo smartphone o il pc dopo cena impiega più tempo ad addormentarsi e dorme meno tempo, accumulando così maggiore stanchezza.
I motivi possono essere diversi. Il primo è un evidente fattore temporale. Il tempo passato a chattare su WhatsApp di notte è tempo rubato al sonno. Il secondo è legato alla stimolazione che arriva da questi dispositivi. Dover sostenere chat di gruppo, confidarsi con un’amica, parlare con il fidanzato, rispondere a un commento sui social network oppure litigare con qualcuno, porta a stressarsi più che a rilassarsi. Di fatto è come se la giornata non fosse ancora finita anche se il sole è tramontato e il corpo è nascosto sotto le coperte. I contatti sociali a tarda sera inviano segnali decisamente fuorvianti al nostro orologio biologico.
Cosa si può fare?
La cosa più ovvia è aiutare ai ragazzi a rinunciare al telefono in questi orari. Soprattutto con ragazzi più piccoli, penso soprattutto ai bambini delle scuole elementari e ai giovani delle scuole medie, è bene che il genitore intervenga e fissi delle regole di utilizzo chiare e condivise. La cosa importante è accorgersi che il vamping non è un comportamento corretto e che i ragazzi devono essere aiutati a evitarlo.
Se rilevi problemi legati al sonno tuoi o di un tuo famigliare oppure difficoltà a staccarti dai dispositivi elettronici puoi contattare gli psicologi psicoterapeuti di Aippa di forniranno suggerimenti per migliorare la situazione.
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